Un impegno per la valorizzazione delle risorse naturali locali

20 giugno 2017    

                   

Sotto il titolo “Tradizione è innovazione”si è svolto un importante convegno a l’Unione dei Comuni Montani del Casentino, sul recupero delle conoscenze tradizionali per la competitività dei territori, tramite la valorizzazione della filiera del legno. Istituzioni, associazioni imprenditoriali e professionisti hanno animato il convegno, punto di inizio per un percorso che intende coniugare tradizione e tecnologie per la sostenibilità ambientale, fornendo proposte di l’utilizzo e valorizzazione delle risorse locali.“

Il legno è la prima di queste”, conferma l’arch. Andrea Rossi, che sotto l’egida dell’Ecomuseo ha coordinato l’iniziativa, “E sono emerse alcune particolarità: dal mondo imprenditoriale ad esempio, una proposta per l’utilizzo di materiali locali nelle costruzioni. Ma bisogna anche aggiornare norme e regolamenti, un po’ come si è fatto ne settore edilizio dove si è giunti tutti insieme ad un regolamento unico per tutto il Casentino”.L’incontro è nato anche per presentare i lavori effettuati dagli studenti del Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, corso di laurea magistrale in design, all’interno del laboratorio “Design e tecnologie per la sostenibilità”. “Per due anni”, prosegue Rossi, “Giovani provenienti da varie parti del mondo hanno visitato il Casentino e l’Ecomuseo, elaborando progetti (in particolare attinenti alla filiera del legno) riferiti alla valorizzazione, interpretazione e comunicazione delle risorse locali. Gli elaborati saranno in mostra nel periodo estivo mentre si sta pensando di dare una realizzazione, d’intesa con l’Università, ad uno dei progetti più meritevoli”. Tra i promotori dell’iniziativa l’Ordine degli Architetti di Arezzo, fra le categorie professionali quella che meglio di altre si candida quale “ponte” tra recupero della memoria e progettazione del futuro.

 

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