Con una politica attiva di Sviluppo Rurale l’Unione Europea si propone di realizzare obiettivi importanti per le nostre campagne e per coloro che vi abitano e vi lavorano.
Le zone rurali sono un elemento essenziale della geografia dell’ identità dell’Unione Europea (UE). Secondo la definizione comune del termine, più del 91% del territorio UE, dove vive il 56% della sua popolazione, può essere definito “rurale”. Una delle capacità dell’UE è data inoltre dall’enorme varietà dei suoi magnifici paesaggi: dalle montagne alle steppe, dalle grandi foreste alle distese di campi ondulati.
Molte delle zone rurali europee si trovano ad affrontare sfide importanti. Alcune imprese agricole e forestali devono ancora consolidare la propria competitività. Più in generale, nelle zone rurali il reddito medio pro capite è inferiore a quello delle città, la base di competenze è più limitatta e il settore servizi è meno sviluppato. Inoltre, la valorizzazione dell’ambiente rurale comporta spesso un costo finanziario non trascurabile.
L’obiettivo della politica europea di sviuppo rurale è quello di permettere alle zone rurali di realizzare il proprio potenziale e di superare le sfide che si trovano ad affrontare.
Per contribuire a garantire, un’approccio equilibrato, gli Stati membri e le regioni sono tenuti a ripartire i loro finanziamenti a favore dello sviluppo rurale.
Parte dei finanziamenti deve inoltre essere destinato a sostenere progetti basati sull’esperienza acquisita con le Iniziative Comunitarie. Il cosidetto “approccio LEADER” allo sviluppo rurale, consiste nella messa a punto ed attuazione di progetti altamente specifici da parte di partenariati territoriali al fine di rispondere a particolari problemi locali.