7 settembre 2020
Arrivano i fondi per l’emergenza Covid e per far ripartire l’economia in affanno. I bandi toscani saranno pubblicati quasi tutti tra il 15 e 16 settembre ed il 5 settembre 2020 c’è stata la firma sull’accordo da parte del ministro per il Sud e la coesione territoriale, in visita a Firenze. Si tratta di fondi europei per oltre 264 milioni di euro,
Arrivano i fondi per l’emergenza Covid e per far ripartire l’economia in affanno. I bandi toscani saranno pubblicati quasi tutti tra il 15 e 16 settembre ed il 5 settembre 2020 c’è stata la firma sull’accordo da parte del ministro per il Sud e la coesione territoriale, in visita a Firenze. Si tratta di fondi europei per oltre 264 milioni di euro,rimodulati rispetto all’originaria destinazione e riorientati da subito verso quei settori che più hanno risentito della pandemia, e di fondi del Cipe (ovvero del Governo), messi a disposizione praticamente in ugual misura per rifinanziare i progetti Fesr e Fse ‘deprogrammati’, in modo che niente vada perso ed anche quegli interventi vengano portati a termine.
L’operazione varata in Toscana a fine luglio è stata resa possibile grazie a due mosse: l’accordo con il Governo, per l’appunto, e il via libera dall’Unione europea, già arrivato ad agosto. Un esempio virtuoso di velocità, collaborazione e vicinanza ai territori, ha sottolineato il presidente della Regione, che hanno consentito alla giunta di mettere da subito in pista interventi importanti. Un risultato duplice, ha sottolineato Rossi, che consente di usare subito risorse per l’emergenza e nello stesso tempo di recuperare e sveltire ulteriormente la conclusione del programma di investimenti europei. Un risultato per il quale la Toscana ringrazia sia il governo che la Commissione europea che ha risposto positivamente alle richieste della Regione e del governo. Su 264 milioni di euro la voce più consistente, 141 milioni, è destinata a sostenere le attività economiche. L’intervento di maggior spessore è rappresentato da 115 milioni per contributi a fondo perduto per le PMI che abbiano sostenuto, a partire da febbraio 2020, investimenti materiali ed immateriali. Saranno ammessi progetti da 20 mila ad un massimo di 200 mila euro, finanziati da un minimo del 40 fino all’80 per cento. Sono previsti anche interventi di sostegno alla digitalizzazione (10 milioni), alle realtà operanti nelle aree interne (6 milioni) e per il sostegno delle aziende del turismo che più hanno risentito della crisi (10 milioni).