Le politiche di sviluppo pongono sempre più una particolare attenzione agli interventi a sostegno del principio della parità di genere in tutte le sue forme e attività. Ad esempio, a livello globale, il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e della emancipazione di tutte le donne e le ragazze rappresenta uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che gli Stati si sono impegnati a raggiungere entro il 2030. Anche nella bozza di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il superamento delle disparità di genere viene individuata come una delle tre priorità trasversali perseguite in tutte le missioni. Inoltre, l’intero Piano dovrà inoltre essere valutato in un’ottica di gender mainstreaming.Vista l’importanza data, è evidente che molta strada deve essere ancora fatta.
Le politiche di sviluppo pongono sempre più una particolare attenzione agli interventi a sostegno del principio della parità di genere in tutte le sue forme e attività. Ad esempio, a livello globale, il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e della emancipazione di tutte le donne e le ragazze rappresenta uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che gli Stati si sono impegnati a raggiungere entro il 2030. Anche nella bozza di Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), il superamento delle disparità di genere viene individuata come una delle tre priorità trasversali perseguite in tutte le missioni. Inoltre, l’intero Piano dovrà inoltre essere valutato in un’ottica di gender mainstreaming.Vista l’importanza data, è evidente che molta strada deve essere ancora fatta.Infatti, come sottolineato dalla Commissione europea nella comunicazione relativa alla strategia per la parità di genere 2020-2025, finora nessuno Stato membro ha realizzato la parità tra uomini e donne; i progressi sono lenti e i divari di genere persistono: nel mondo del lavoro (in termini di occupazione e retribuzione), sistema imprenditoriale (sia nella presenza e conduzione sia nell’accesso al credito); nella partecipazione alla vita politica e istituzionale (con particolare riferimento alla rappresentanza nei vertici o di amministrazione); nella conciliazione fra vita e lavoro. A tutto questo, si aggiungono tutti i reati e atti persecutori a cui sono drammaticamente soggette le donne. Gli strumenti di sostegno per lo sviluppo locale, come il Leader, possono fare molto in questo senso favorendo: parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive amministrative; promuovendo la partecipazione delle donne nei partenariati; favorendo l’inserimento occupazionale, l’imprenditoria femminile e il potenziamento della presenza delle donne nei settori caratterizzati da carenze di competenze (es. ad alto valore culturale e tecnologico); azioni culturali per superare stereotipi di genere, contrastare l’illegalità e la violenza di genere; l’attivazione di servizi per una migliore conciliazione vita privata e professionale. Gli strumenti di sostegno per lo sviluppo locale, come il Leader, possono fare molto in questo senso favorendo: parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive amministrative; promuovendo la partecipazione delle donne nei partenariati; favorendo l’inserimento occupazionale, l’imprenditoria femminile e il potenziamento della presenza delle donne nei settori caratterizzati da carenze di competenze (es. ad alto valore culturale e tecnologico); azioni culturali per superare stereotipi di genere, contrastare l’illegalità e la violenza di genere; l’attivazione di servizi per una migliore conciliazione vita privata e professionale.
Vi invitiamo a compilare il questionario disponibile al link https://www.menti.com/v1hdjuba8x.
Questa prima rilevazione è finalizzata alla redazione di report per avviare la riflessione sulle le priorità di investimento e le buone pratiche da adottare, nell’ambito dei GAL e delle SSL, per sostenere la parità di genere a livello locale.